martedì 17 giugno 2008
Meditazioni
La notizia che ci hai dato, caro Rocco, ci sprofonda nel dolore e quasi nella disperazione. Ma, tra le lacrime, rimanga per noi un minuto per meditare: su questa nostra Vita, sul suo significato, sulla sua essenza. Lou aveva tanti anni avanti a sé: per amare, per gioire, per vivere la Sua Vita ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Adesso Lei -in un tempo rapido come il lampo- non è più tra noi. Possiamo, allora, meditare per qualche momento. Il nostro presente, il nostro futuro, i nostri progetti, i nostri affetti. Ci sentiamo, almeno per un momento, più deboli, più insicuri, più in preda ai marosi del Tempo. E la nostra Scienza, che tanto volte ci ha difeso e che ogni giorno ci difende dai nostri problemi, si è arresa. Si è dichiarata impotente. Si è dichiarata sconfitta. Si è ritirata, confusa e frustrata. Quanto siamo piccoli, in fondo, noi uomini. Piccoli, minimi, ma spesso arroganti e presuntuosi. Guardo verso l'alto del Cielo, Lou. Ti cerco e cerco una risposta a questi eterni misteri: spero che Tu ci sia, ovunque Tu sia: e spero di intravederti, sorridente mentre guardi, gioiosa, a noi mortali con un sorriso ormai svincolato dal tuo corpo, ormai liberato dai suoi dolorosi e malvagi mali. Che il Cielo ti sorrida e che sia la tua Casa gioiosa. Il Tuo corpo ci ha abbandonato, ma il tuo Spirito aleggia sorridente ancora fra noi. Ciao, Lou
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