domenica 20 aprile 2008

FURRY QUESTO SCONOSCIUTO: quarta e ultima parte

Buongiorno BarItaliaaaa
come va?
noto con piacere che qualcuno legge qua dentro eheheheh, quando ho letto i commenti ho detto come fa spesso il buon amico Spy: "uaaaaahhh mi leggono"
Ora vi scrivo qui la quarta e ultima parte della lezione. Poi da domani ferieeeeeeeeee^^
No dai scherzo si chiacchera un po' Edgardd dove seiii fatti vivooooo ho bisogno di teeeee^^

- Specie rappresentate: il "who's who" dei furries

Se dovessimo scegliere un animale che più di altri simbolizza il mondo furry, questo è la volpe. Esso è l'animale scelto da una buona parte dei furries, di gran lunga il più amato e rappresentato. Il motivo per cui questo animale viene adottato da così tanta gente è controverso. Secondo alcuni la volpe sarebbe da un punto di vista concettuale una sorta di via di mezzo tra i canidi e i felidi, riunendo in se i pregi degli uni e degli altri. Ma il vero motivo è oscuro: in parte c'entra la simbologia della volpe come animale che incarna la sessualità femminile attiva e disinvolta, ma basti ricordare che la ritroviamo anche come protagonista nel corpus medioevale di racconti del Roman de Renard, che ebbe a suo tempo in Francia tanto successo da far sì che per indicare l'animale si usasse da allora in avanti, in francese, il nome del protagonista, Renard appunto. In genere le specie preferite sono mammiferi carnivori (lupi, moffette, felidi, mustelidi in genere, ecc.), roditori e simili (scoiattoli, conigli, topi, ecc.) ed erbivori (cavalli, cervidi, ungulati vari). In ogni caso il percorso che porta a scegliere un animale piuttosto che un altro dipende da numerosi fattori come un fattore affettivo/estetico, un livello comportamentale (stereotipico), o un livello empatico/totemistico (prescelto principalmente dai "lifestylers"). Una categoria particolare, tra le creature furry, è quella dai "tauri", ossia creature similari ai centauri della mitologia greca, ma per così dire "furryzzati": si tratta di esseri che hanno la parte inferiore del corpo a quattro zampe, simile a quella della loro versione "naturale", da cui si distacca, laddove nell'animale vero si trova il collo, un busto antropomorfo munito di braccia e una testa "animale". Anche in questo caso molto diffusi sono i "volpetauri", ma pure molto popolari sono i "felitauri", come gli ermafroditi chakat creati da Bernard Doove. Oltre a questi, non vi sono specie che non abbiano i loro "tauri": abbiamo così "lupotauri", "moffettauri", "lontratauri", "equitauri" (in pratica centauri dalla testa equina), ecc.
- Conclusioni
Esaurire l'argomento in così poco spazio è impresa ardua, l'unica cosa che si potrebbe dire è che il furry è la reinterpretazione in chiave moderna di un qualcosa di antico, che ci ricollega alle nostre origini, qualcosa che tutto sommato ci fa sentire ancora più vicini agli animali, e sentirci noi parte del loro mondo, come del resto in realtà è.

....E QUESTO è TUTTO RAGAZZI CIAO CIAOOOOOO

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